Lo storytelling e i Social Network!

 

social network articoloIl 90% delle informazioni che il cervello riceve sono visuali e vengono elaborate a una velocità 60mila volte maggiore rispetto ai testi scritti; del resto, le persone ricordano solo il 10% di quello che ascoltano ma ben il 90% di quello che vedono. Con queste premesse si è aperta la scorsa settimana presso la Blend Tower di Milano la quarta edizione del Visual Storytelling Day, giornata di formazione e presentazione di case history sui social media visivi.

Nel corso dell’evento sono stati analizzati 6 social network: Instagram, Pinterest, Google+, Tumblr e i più noti Facebook e YouTube. Per ognuna di queste piattaforme sono stati presentati dati, proposti esempi e spiegate le strategie principali per essere visibili e ottenere attenzione.

Su Facebook un post che contiene un’immagine genera tra il 120% e il 180% di interazioni in più rispetto a un post che ne è privo. Per questo si è detto che le immagini sono le nuove headline: sui social amplificano fino a 5 volte l’effetto di un buon titolo. Instagram in Italia ha 4 milioni di utenti registrati e 1,8 milioni di utenti attivi, con un tasso di interazione medio del 4,21% – contro lo 0,7% di Facebook. È principalmente mobile, consente di geolocalizzare i contenuti e di realizzare brevi video. Su Instagram è importante essere coerenti rispetto al tema fotografico scelto, trovare un proprio stile fotografico e interagire molto con altri profili che trattano lo stesso tema.

Google+ è adatto alla condivisione di immagini di forte impatto poiché, al contrario di altri social network come Facebook le foto non vengono ridimensionate in automatico al momento della pubblicazione. Il re dei video non ha bisogno di presentazioni essendo anche il secondo motore di ricerca al mondo dopo Google. E poiché è di proprietà di Google si sta sempre più integrando con Google+, tanto che un social non può più escludere l’altro: per fare un esempio, i commenti su YouTube vengono ormai tutti fatti tramite Google+.

Pinterest è caratterizzato da una maggiore presenza femminile e da post più longevi, grazie alle funzioni di repin e all’organizzazione dei post in cartelle navigabili, chiamate board. Tumblr è un social network giovane sia come nascita sia come pubblico che lo frequenta, a metà strada con un blog e in cui vanno per la maggiore le gif animate e le citazioni. È l’ideale per raccontare la storia del proprio brand, un’opportunità sfruttata da grandi marchi come IBM e Calzedonia.

Naturalmente per fare visual storytelling non bisogna essere presenti su tutti i social network, ma scegliere quelli più adatti alla propria strategia e ai propri obiettivi: si può scegliere di fare brand awareness, di aumentare la fedeltà dei clienti, di generare leads, di incrementare le vendite o di migliorare la propria visibilità online. Qualunque sia l’obiettivo è sempre possibile farlo raccontando una storia al proprio pubblico e l’efficacia aumenta all’aumentare della consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti visivi nella propria strategia di promozione.

Fonte: Event Report